martedì 12 febbraio 2013

Donazione del sangue e comportamenti a rischio

(segue dal post sulle malattie veneree...)

La maggior parte dei poliamorosi che conosco segue uno stile di vita alternativo piuttosto salutare.
Molti poliamorosi sono spesso anche vegetariani o vegani, i poliamorosi fumatori o con altre dipendenze da sostanze si contano sulle dita di una mano, ed in generale si tratta di persone con un altissimo livello di consapevolezza personale e di senso della responsabilità. I poli, più di altre persone che vivono la loro vita col pilota automatico, sanno che ogni loro azione può influenzare il mondo che li circonda.

Questo li renderebbe candidati perfetti per azioni altruistiche come, ad esempio, la donazione di sangue.
Le riserve di sangue sono sempre troppo poche rispetto alla necessità che se ne ha, e con un semplice gesto si può salvare una vita.

Eppure non andiamo bene.
Perché?

Perché se anche fai sesso protetto e controlli regolari, se fai parte di alcune categorie "a rischio" vieni praticamente escluso dalle donazioni per un periodo di tempo imprecisato.
E le categorie a rischio sono, manco a dirlo, persone che fanno sesso al di là della coppia tradizionale eteromonogama.

Nel questionario che si deve compilare prima di ogni donazione, ci sono domande come queste:

"Dall'ultima donazione, e comunque negli ultimi 4 mesi [...] Ha avuto rapporti sessuali con un nuovo partner diverso da quello abituale? [...] Ha avuto rapporti sessuali con partner sconosciuto o occasionale?"
Nel caso non si abbia un singolo partner fisso, segue un protocollo di sospensione delle donazioni. 
"E' previsto un  mese di sospensione dal cambio di partner stabile e 4 mesi dall'ultimo rapporto con partner occasionale."

Come mi faceva notare un amico in una discussione online, "Avere più di un partner rientra nell'ipotesi di 'comportamenti sessuali ad alto rischio di contrarre gravi malattie' i quali  sono a discrezione del dottore che hai davanti, per cui alcuni considerano "ad alto rischio" anche essere omosessuali con singolo partner stabile. Non importa quello che consideri tu, sta nella testa del dottore che hai davanti (e una laurea non libera dai pregiudizi)."

Spesso i nuovi donatori vengono sottoposti a un colloquio, ed e' molto probabile che se tu, poliamorista convinto radicalonesto, dici la verita' al colloquio, e cioè dici che hai due o tre partner stabili, non ti faranno donare, perche' nel dubbio per loro e' un rischio troppo grande.

Nella stessa discussione online, anche Luca ha detto delle cose molto giuste:
"Il problema della discriminazione, secondo me, si pone nel momento in cui la decisione non è presa su basi scientifiche.

Sulla base di quel questionario mi sembra di capire che una persona che abbia fatto sesso protetto con vari partner occasionali non possa donare, mentre una persona che abbia fatto sesso NON protetto con un solo partner sia ammessa a donare, a prescindere da cosa faccia il partner di quest'ultima al di fuori della relazione.

A me sembra, semplicemente, pazzia decidere delle politiche sulla donazione del sangue su queste basi."

Lo stesso discorso si potrebbe applicare al farsi testare per fluid-bonding. Perché affidarsi al caso e sperare che altre persone (partner e metamori), sulle cui azioni non abbiamo assolutamente nessun tipo di controllo, non facciano cazzate? In fondo si tratta della nostra salute, sta a noi occuparcene, testandoci e proteggendoci!

Nota: molti sono convinti che donare il sangue sia l' unico modo per farsi fare un test HIV gratuito, ma non è così. Il test per l' HIV e per l' epatite c (almeno che io sappia quello con prelievo di sangue), dovrebbe essere gratuito per TUTTI, quindi occhio a non farvi gabbare.
Per tutte le altre malattie, invece, purtroppo è necessario pagare. Ma è un investimento per la propria salute che secondo me vale la pena fare!

Non ci sono solo esperienze negative, in fatto di test.
Io e Leu abbiamo trovato un centro a Milano dove si fanno analisi gratuite e anonime, e nello stesso centro hanno lanciato recentemente anche l' iniziativa del test HIV e HCV tramite tampone orale. Vuol dire niente più prelievi di sangue (un bel progresso, per degli agofobici come me e lui!).

Luca poi, col lavoro che fa, è sempre all' estero, e ha da poco provato l' ebbrezza di andare in un centro in UK dove le analisi sono complete, anonime e gratuite.
Nessun personale medico giudicante, nessuno che gli dice "lei è un irresponsabile" o altre frasi scoraggianti. semplicemente personale professionale e gentile.

Insomma, in conclusione, sembra che per riuscire a tenersi sotto controllo e stare sicuri si debba girare mezza Italia e litigare parecchio, prima di trovare dei medici che ti prendano seriamente!

Non ho molti consigli da dare, mi sento solo di dire un paio di cose:
_Andate a richiedere i test per tutte le malattie per le quali volete essere testati, controllando bene che sull' impegnativa compaiano i nomi scientifici o le sigle di ogni malattia.
Se avete dubbi, fatevi prima una cultura qui.
_Non perdetevi troppo in dettagli sulla vostra vita personale e non fatevi dirottare su spiegazioni del perché e del percome volete certi test, o vi faranno perdere il filo e sicuramente vi dimenticherete uno o due esami per i quali dovrete tornare. Se insistono o fanno storie, dite che li volete e basta, è un vostro diritto richiederli!




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