lunedì 14 febbraio 2011

Verona, day2: donne, teatro, amici



E' stato un po' un peccato dover attraversare la città senza poter veramente prendere parte al corteo, ma mi sono sentita comunque parte di tutto questo, seppure per pochi minuti.
In un paese come l' Italia, dove tutti sono abituati a dover fregare gli altri per non essere fregati per primi, dove la gente ha perso da generazioni fiducia nel prossimo e nello Stato, è bello vedere che alcune persone ritrovano dignità e senso di appartenenza, scendendo in piazza per far sentire la propria voce.

Lo spettacolo dell' altra compagnia era molto bello, ma diversissimo da quello della mia amica: era un monologo dalla scenografia praticamente inesistente ma ricca di luci e proiezioni colorate, e ripercorreva le vicende dei futuristi di Verona, una cosa di cui per altro all' atristico non ci avevano detto praticamente niente!
Nonostante la rappresentazione fosse drammatica, Moreno ha comunque apprezzato, e anche stavolta non si è addormentato :D
Stanchi ma felici, abbiamo accompagnato gli altri ai loro mezzi e li abbiamo salutati con affetto, ci siamo fatti strada fino alla macchina e siamo tornati a casa, scambiandoci le nostre impressioni e cantando a squarciagola. Non tutti i mali vengono per nuocere, come ad esempio non avere l' autoradio!

Ricordo il periodo di formazione nel mobilificio di Verona, prima che ne aprisse uno a Mestre, ed è stato davvero molto diverso vivere questa città con qualcuno che ci tenesse davvero a me, senza nessun tipo di tensione o rivalità.
Mi sembrava di essere stata in un' altra città. Una città Più viva. Più magica.

L' umore tornata a casa è stato un po' in caduta libera: Moreno si è accordato per far venire i ragazzi a giocare la sera, e appena tornati io mi son defilata per farmi un lungo bagno, nel tentativo di lavar via un po' di stanchezza e tornare presentabile.
Rimanevo un po' in disparte perché mi sentivo tutte le ore di sonno arretrato sul groppone, e perché la gente che urla e si incazza in casa mia mi mette a disagio. 
Cercavo invano di capire la domanda di Thomas " a quale stazione di Vicenza dovrò scendere" dato che vicenza ha una sola fermata, mentre i ragazzi erano particolarmente su di giri e appunto, dicevamo, si lamentavano e mostravano evidenti segni di cattivo umore.

Purtroppo il ritorno alla realtà di tutti i giorni è duro per tutti: ho visto un mondo, a Verona, in cui le donne alzano la testa e protestano per non essere solo un corpo. 
Donne accompagnate dai loro fidanzati, mariti e figli maschi, uniti nella protesta contro l' oggettificazione di quel corpo femminile che per secoli è stato torturato, violato, assoggettato alla volontà della classe dominante e di cui le stesse donne hanno imparato ad avere vergogna nei secoli.
Ma tornata a casa vengo accolta dai discorsi degli amici speciali di Moreno, sul fatto che una ragazza abbia le tette più simili a meloni o angurie, come se fossero al mercato. 
Mamma mia, che tristezza..

"Benvenuti a Puttanopoli, la repubblica delle Banane, ora anche Repubblica dei Meloni e delle Angurie". Bleah!
E' proprio vero che le persone più ossessionate dal sesso sono proprio quelle che non ne fanno.

Ma fosse stato l' unico problema, o il più grave... Invece è successo di peggio: mi è stata dichiarata guerra.

Una volta uscita dalla vasca mi sono subito accorta dell' atmosfera tesa e dello stress palpabile nell' aria, ma non ci ho dato troppo peso e ho pensato che fosse uno degli effetti collaterali del chiudersi in casa a giocare al pc.
Capita spesso, infatti, che si litighi e ci sia tensione quando Moreno gioca con i suoi amici. 
Credo sia il loro modo di scaricare lo stress, un po' come i ragazzi sportivi che si trovano per giocare a calcio ogni domenica. Ma non facendo movimento non funziona molto, anzi direi che l' effetto è proprio l' opposto. 
Credo sia per questo che non mi piace molto l' idea di giocare con loro.
La gente incazzata e nervosa mi fa un po' paura, specie quando mi sento debole e stanca e ho mal di pancia da giorni, come in questo periodo.

A un certo punto un amico di Moreno ha sbroccato e ha lanciato Pepe contro il muro, e io e Moreno ci siamo guardati preoccupati, incapaci di reagire per lo shock. 
Gli altri erano girati dall' altra parte e non si sono accorti della scena.
"Cazzo, lo ha fatto veramente?" pensavamo. Lo ha fatto veramente.
Pepe sta bene e non ha riportato danni.
Fortunatamente per il prezioso portatile dell' Amicone Simpaticone, che altrimenti sarebbe finito in mille pezzi.

E' GUERRA.
Non ci si può aspettare che una gattara come me possa passare sopra a certe cose.
Nessuno osi toccare i miei BAMBINI!!!!
Ma in fondo non ho voglia di litigare con gente che non conosco per queste cose. 
Preferisco lasciare che se la smazzi il mio ragazzo, con i suoi amici.
Io meno problemi ho con loro, meglio sto.
Mi ha assicurato che ci avrebbe parlato, e abbiamo convenuto che per una settimana o due sarebbe stato meglio ospitare le loro serate a casa di qualcun altro.
Anche se potendo scegliere, preferirei non avere mai più certi freak che mi girano per casa.

Ma non vale la pena seminare zizzania tra gli amici dei miei partner, e poi come loro sopportano i difetti/errori miei e delle mie amiche, io sono ben disposta a sopportare un pochino per loro! Sono solo molto incazzata in questo momento, ma spero che mi passi presto. Non mi piace fare troppo la stronza, ma quando ci vuole ci vuole!
E poi, finché sono vicina a Moreno mi sento protetta, e so che niente e nessuno può farci del male e sperare di passarla liscia.
Sono sicura che il mio uomo farà in modo che la cosa non si ripeta mai più.

E questo è tutto su Verona, mi pare. Ora sarà meglio andare a nanna, non vedo l' ora che sia domani per poter festeggiare San Valentino come una bella coppietta felice e distrarmi un po'. 

Bacini bacetti, a tutti gli innamorati e non!

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